Esserci quando un germoglio spunta, una vita comincia è un'emozione speciale. Assisti all'inizio di qualcosa - sia esso un essere umano, animale o pianta - che cambierà per sempre l'assetto del mondo. Nel suo piccolo, ogni cosa viva cambia il presente nel momento in cui si manifesta al mondo. Il mondo come lo conoscevamo non è più quello di prima anche se non ce ne accorgiamo nemmeno, troppo piccolo quel cambiamento ai nostri occhi impegnati a stare nel flusso caotico del presente.
Poi esiste un altro aspetto legato alla nascita che è la ri-nascita. Quando ciò che è già nato una volta, martoriato dagli eventi della sua esistenza, dal freddo, dal caso, ritorna, si manifesta con una nuova pelle, una nuova forma imponendosi come vita che ha superato l'ostacolo e, nel superarlo, è cambiata, è ri-nata.
Lavorare in mezzo a ciò che è vivo permette di assistere a incredibili miracoli in questo senso. Veder rispuntare la vita, con i suoi piccoli germogli a volte stentati, timidi, a volte impavidi, incuranti dell'imperfezione e orgogliosi è una delle sfumature di questo mondo lavorativo che riempie di senso quello che ogni giorno si fa, al di là delle questioni burocratiche, tecniche, formali.
Quando una piantina abbandonata in un angolo, priva di qualsiasi cura, dimenticata, si mostra per caso ai tuoi occhi con ancora quella voglia forte e determinata di stare al mondo e ti dice: “Guardami, io posso ancora fiorire, io posso ancora germogliare, io voglio vivere!”, allora capisci che a guardare bene ogni vita anche quella di una piantina dimenticata ha una preziosità dentro di sé che vale uno stupito silenzio di contemplazione.
Rinascita. Iniziamo così questo viaggio nel nostro mondo fatto di fiori, piante, domande, ricerca, vita.
- Elisa Versolatto